Friday, August 24, 2012

Manuale di sopravvivenza in Danimarca: la disoccupazione (dagpenge)

Ciao a tutti.
Vi scrivo da Bruxelles e quindi niente video per questa settimana, anche se ho promesso un paio di contributi, che non mi sono scordato. Prometto di riparare la settimana prossima con una nuova lezione.
Oggi invece parliamo di lavoro. O meglio, come funziona in Danimarca quando il lavoro, ahimè, si perde.


Come vediamo, la Danimarca sta vivendo una nuova stagione di migrazioni. Non solo di immigrazione, ma anche di emigrazione, come ho scritto in un altro post. Nel gruppo “ufficiale” degli Italiani in Danimarca su Facebook, molti chiedono consigli su come si sta in Danimarca oppure come trovare lavoro, se la lingua è difficile, come è la vita sociale etc. Nella maggioranza dei casi, la scelta cade sulla Danimarca non per il clima piacevole, il buon cibo o la socialità delle persone, quanto per la ricerca di lavoro e di sicurezza sociale.
Premetto che personalmente, credo che nella ricerca di un lavoro conti di più la fortuna (o il caso) piuttosto che il nostro profilo o i suggerimenti che possiamo ricevere, come in tutte le attività che sfuggono al nostro controllo. Einsten lo diceva no? Per il successo di un evento (E), le azioni sulle quali abbiamo influenza (m) contano meno del caso (c al quadrato). Per chi volesse una lettura sul ruolo del caso nelle nostre vite, suggerisco Taleb ed il suo Cigno nero (no, non quello della Portman nel film).

Tuttavia, questo non è un post sul caso. Come dicevo, uno dei motivi per cui molti stanno dirigendosi verso la Danimarca è lo stato sociale: la Danimarca è uno dei paesi al mondo dove una persona può ancora vivere del proprio lavoro, indipendentemente dal lavoro. Nel caso rimanesse disoccupato, comunque non diventerà indigente perché lo stato provvederà alla sua sussistenza.

Ci sono vari modi in cui lo stato danese interviene. Parlerò del kontanthjælp (aiuto contante) e della folkpension (la “pensione del popolo”) in prossimi posts. Qui vorrei invece soffermarmi su quello che probabilmente più interessa chi sta attualmente lavorando o cercando un impiego in Danimarca, il dagpenge (letteralmente, moneta quotidiana), cioè: come avere diritto alla disoccupazione in Danimarca. Il post è un po' lungo (sorry) e per questo ho cercato di suddividerlo in domande, un sorta di FAQ.

Come fare per ottenere dagpenge?
Contrariamente a quanto si pensa, la Danimarca non ha alcun sussidio pubblico di disoccupazione. Esistono le A-kasser (da arbajde kasse, la cassa del lavoro): un'assicurazione facoltativa, variabile a seconda della A-kasse alla quale ci si iscrive (attorno a 50 € al mese), che provvede a pagare un sussidio di assicurazione pari ad una percentuale del salario (dipende dal salario) per un massimo di due anni. Basta digitare “A-kasse Danmark” su Google ed appariranno molti siti dove si confrontano prezzi e servizi. Il sussidio di disoccupazione è versato sotto forma di un ammontare che l'assicurato, disoccupato, riceve ogni giorno (da cui, dagpenge). Questa foto in internet lo spiega piuttosto bene.


A quali condizioni?
Il disoccupato non è semplicemente inattivo, ma è pagato per cercare lavoro a tempo pieno. Questo include l'invio di un numero di CV alla settimana, ed almeno un login alla settimana nel sito della A-kasse. La condizione principale è la residenza: per ottenere dagpenge si deve essere residenti in Danimarca, oltre naturalmente ad avere un CPR (conditio sine qua non). Ogni viaggio od uscita dalla Danimarca durante i giorni lavorativi deve essere comunicata alla A-Kasse che provvede a sospendere il pagamento per quei giorni. Inoltre, leggere sotto, è necessario avere lavorato un minimo di ore.

Quando?
Per avere diritto al dagpenge, l'assicurato deve avere lavorato almeno 1924 ore su tre anni. Attenzione: ai fini della A-kasse, le ore di lavoro vengono calcolate a partire da quando si è iscritti alla A-kasse: non vale lavorare 2500 ore, perdere il lavoro e poi iscriversi. In questo caso il computo delle ore per la A-kasse è zero.

Quanto?
Il dagpenge dipende se il lavoro contro la cui perdita ci si è assicurati è full-time o part-time (lo si dichiara al momento di iscriversi e la quota da pagare è diversa). Comunque, può essere fino a 17.073 corone al mese.

Quindi consiglio vivamente di iscriversi ad una A-kasse non appena si inizia un lavoro, full-time o part-time che sia, per non rischiare di lavorare per niente. L'iscrizione ed un lavoro per almeno 1924 ore (un anno full-time) qualsiasi danno accesso ad una buona disoccupazione per 2 anni, che permette di vivere dignitosamente mentre si cerca un altro lavoro oppure si cerca di cambiare la propria vita, per esempio fondando la propria impresa (anche di questo parlerò in seguito) Alcune sono anche un sindacato che dopo un certo numero di mesi di iscrizione paga anche eventuali spese legali per problemi sul lavoro.

Mi dispiace di avere scritto forse troppo, ma spero sia servito, non vedo l'ora di ricevere i vostri commenti sul blog nel caso abbia tralasciato qualcosa od abbiate domande!

Take care,
Francesco

6 comments:

  1. ottimo post, davvero interessante. Credo che i post inerenti il:

    -lavoro
    -stato sociale
    -sanità

    siano quelli più interessanti e i più letti.

    Se posso darti un consiglio magari approfondisci sempre più questi 3 temi (e non solo) e vedrai quanta gente sarà intenta a leggere i tuoi post:-)

    Un abbraccio Raffo.

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  2. Grazie Raffaele grazie per averlo letto. Sono contento che ti sia piaciuto. Sto un po' riorganizzandomi i blogs e questo dovrebbe proprio essere uno spazio come dici tu, per il quotidiano di chi viene in Danimarca o almeno ci provo. Grazie ancora per il messaggio. Un abbraccio. Francesco

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  3. Ciao... ho letto il tuo articolo ed é davvero interessante. Vorrei precisare che io lavoro in Danimarca da ormai 2 mesi con residenza e tutto, e tra poco mi seguira la mia ragazza che é disoccupata. Vorrei sapere quale sarebbe l'iter burocratico , per ricevere un aiuto economico e lavorativo per lei. Come penso sappia anche tu Copenhagen non é molto economica , e mi aiuteresti molto spiegandomi in che direzione muovermi, visto che sei molto preparato su questo argomento... Grazie tante e complimenti per l'articolo

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  4. Ciao. Cominciò facendovi un grande in bocca al lupo per questa nuova avventura. per quanto riguarda la tua ragazza, non credo ci possa essere aiuto economico, dato che siete europei e lei è maggiore di età, suppongo. Inoltre, ci vogliono un minimo di anni di lavoro in Danimarca prima di ricevere un aiuto in caso di disoccupazione. Lavoro: vai al jobcentre del tuo comune di residenza, iscrivila sul loro database jobnet.dk ebparla con alcuni dei loro consulenti del lavoro. Non aiuta moltissimo ma per cominciare, se non ti importa il tipo di lavoro, va benissimo. Poi cominciate a lasciare il suo cv dappertutto. E dico dappertutto. Non solo su siti come jobindex ma anche a mano in negozi supermercati ristoranti, tutto. Non so la specializzazione di lei quindi mi permetto di stare sul generico. Terzo ma non meno importante: iscrivila al borgerservice del tuo comune come residente da te, falle avere il CPR ed iniziate i corsi di danese, nel frattempo. Ancora in bocca al lupo e saluti dalla Pampa (sono in viaggio ma non amlbbandono i miei lettori, comunque se ti interessa puoi viaggiare con me a latinoamericanabackpack.wordpress.com). Un abbraccio, Francesco

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  5. BUONGIORNO GRAZIE PER I CONSIGLI
    DOVVREI ANDARE IN DANIMARCA PER SPOSARMI CON UNA DANESE VORREI SAPERE QUALE SONO I TIPI DI AIUTI CHE POSSO AVERE IN ATTESA DI TROVARE LAVORO O SARO A CARICO DELLA MIA FUTURA SIGNORA;
    ORA MI TROVO PER LAVORO IN FRANCIA .E QUALE SONO I DOCUMENTI A FORNIRE PER SPOSARSI
    GRAZIE

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  6. Ciao e grazie per il tuo messaggio. Premetto che non sono molto ferrato nella sezione matrimoni. Come avrai visto, mi occupo più di lingua e società. Detto ciò, ti consiglio di rivolgerti al comune dove vi sposerete e vi daranno tutte le informazioni necessarie. Penso che in generale, passaporto e nulla osta dell'ambasciata con stato civile (devono verificare che sei davvero single) siano richiesti, ma come ti dicevo non sono molto ferrato. Per quanto riguarda invece gli aiuti, purtroppo se non hai lavorato precedentemente in Danimarca, non avrai diritto a nessun aiuto finanziario e sarai interamente a carico della tua futura signora. Come tutti i possessori del CPR, comunque, a partire dalla registrazione al borgerservice avrai diritto a tre anni di corsi di danese gratuiti (nessuno bello come questo :) ) e l'acceso agli altri servizi del welfare danese. Spero aiuti almeno in parte. Un grosso in bocca al lupo! Francesco

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